venerdì, maggio 09, 2008

di foto sbiadite, ricordi e nostalgie...scusate lo sfogo

Ho avuto occasione di sfogliare il libro di Leopoldo Saraceni, sulla storia locale di Martinsicuro....un libro, direte, che a me, collese doc, cresciuta tra mare e monti, nè carne nè pesce, ma tutt'al più campagnola, e nemmeno tanto inurbata, non dovrebbe dire nulla...non conosco i nomi, non raffiguro i volti e non ricordo i luoghi impressi nelle tante e bellissime immagini che vivono nel libro. Devo ammettere che ho una grande passione per le foto antiche, ma anche per quelle più recenti, insomma mi piacciono le foto, mi piace pensare che abbiano potuto rubare un attimo al tempo, e fissando in eterno quel momento, abbiano in qualche modo buggerato lo scorrere della vita, rendendo ai moderni la vita di allora, i sorrisi e le fatiche di uomini e donne che ci hanno lasciato la vita in eredità. Quelle foto mi hanno fatto tornare alla mia infanzia, in campagna tra il profumo dei pomodori e il colore del grano, che le sapienti mani di mia nonna avevano fatto crescere...ed è tornato vivido il ricordo di Lei, mia nonna...le sue mani rugose, la sua allegria contagiosa, il suo portamento fiero da contadina, la sua voce dolce modulata sugli stornelli di campagna e sulle favole per noi nipoti, la sua forza, il suo profumo di campi arati e di fieno bagnato...dicono che le somigli molto nel carattere...è l'unico complimento di cui vado fiera...

3 commenti:

borgio ha detto...

Uno dei più bei post mai letti sul blog! Grazie Romy per averci regalato qualcosa di te.

Anonimo ha detto...

Mi viene da commentare questo post quasi di getto. Tutto d'un fiato! Mai argomento mi tocca così da vicino come quello che Romina ha saputo così bene descrivere. Domattina vado a trovare mio nonno. Da sola. Ne sento il bisogno da un pò di tempo. Ho questo desiderio che scalpita da giorni e ci ho messo un pò a riconoscerlo; a capirlo; ad ascoltarlo. Non ho mai avuto un bel rapporto coi cimiteri, li ho sempre sentiti un luogo lontano, dove non riesce a toccarmi nè lo spazio nè il tempo perchè tutto mi sembra così distante, vuoto, e mai nessuna emozione o sentimento riusciva a catturarmi. Ma purtroppo invece da quando ho conosciuto il vero senso della perdita di qualcuno tutto prende significato, ogni sguardo, ogni lacrima ogni sospiro. Mio nonno... Nessuno come lui mi ha più desiderato al mondo. Lui è stata la prima mano che ho afferrato e da lì in poi il primo in tutto. Mi manca ve lo devo dire. Grazie Romi per i tuoi pensieri, di immagini così piene di emozioni forse ognuno di noi ne è pieno, ma a me sta succedendo ora e perdonatemi se ho usato il blog per raccontarlo. Mio nonno... Mi svegliava al mattino fischiando come quando da ragazzo suonava la tromba per svegliare i militari...Mio nonno...

andrea c. ha detto...

ma che è??
riapro il nostro diario virtuale dopo un pò e
tra un compleanno e l'altro mi sono imbattuto qui..
bellissimo (e mò mica mi posso emozionare qua con i clienti attesa e il direttore in giro..).
complimenti ragazze!