mercoledì, ottobre 05, 2005

indovinate di chi è

e' una sera che il fiore mi pesa e le stelle matengono il loro segreto più freddamente che mai, guardo le mie povere cose... e stasera ho tradito gli affetti, ho affittato i miei occhi a una banda di ladri, vedo quel che vedono loro. tu conosci mica qualcuno disposto a chiamarmi fartello senza avermi letto la mano..ieri alla televisione hanno detto di stare tranquillo, non c'è nessuna ragione di avere paura, non c'è proprio nbiente che non va..
Romy

12 commenti:

Anonimo ha detto...

de gregori è un passo sopra a tutti. e questo è un altro tasto doloroso che dopo vi spiegherò!
Andrea

Anonimo ha detto...

di Giangi???
Rob

Anonimo ha detto...

sci na carta fatta celani...o de gregori o coelho...il tuo sapere si ferma a questi 2 personaggi...ah ah

Paolo ha detto...

So' proprio belle parole quelle, Romina.
E credo che anche la musica non sia da meno.
Peccato che non significhino un c***o e 'sti "poeti" vi ammaliano con frasi senza senso alle quali voi credete di dare un senso, ma un senso non ce l'hanno (come direbbe Vasco, un altro...). E vi piace addirittura dargli un senso! Ma allora compratevi la settimana enigmistica e fare i cruciverba liberi! Oppure datemi 2-3 euro e vi sparo 7-800 parole a caso! Volete una prova?

Da ieri sonnecchio su orizzonti lontani, dove le fraganze son migliori nell'estate che fu. Partecipo con la mente a giochi sorgnoni di pomeriggi indefiniti. Volteggio su nuvole grigie con arzigogolati movimenti intensi ma leggeri: ma è solo la pioggia che sta arrivando. E io non sarò più lo stesso. Poeta Pallas.

Non so se devo credere o meno a quello che ho scritto ma c'ho la "scrivantina" (cugina della parlantina) e in qualche modo mi dovevo sfogare.
Ciao cari, buon pomeriggio.

Anonimo ha detto...

Una simpatica poesiola di Carlo Alberto Salustri (1871-1950)

L'UCCELLETTO

Era d'Agosto e il povero uccelletto
ferito dallo sparo di un moschetto
andò, per riparare l'ala offesa,
a finire all'interno di una chiesa.

Dalla tendina del confessionale
il parroco intravide l'animale
mentre i fedeli stavano a sedere
recitando sommessi le preghiere.

Una donna che vide l'uccelletto
lo prese e se lo mise dentro il petto.
Ad un tratto si sentì un pigolio
pio pio, pio pio, pio pio.

Qualcuno rise a 'sto cantar d'uccelli
e il parroco, seccato, urlò:"Fratelli!
Chi ha l'uccello mi faccia il favore
di lasciare la casa del Signore !"

I maschi un po' sorpresi a tal parole
lenti e perplessi alzarono le suole,
ma il parroco lasciò il confessionale
e:"Fermi - disse -mi sono espresso male!
Tornate indietro e statemi a sentire,
solo chi ha preso l'uccello deve uscire!"

A testa bassa e la corona in mano,
le donne tutte uscirono pian piano.
Ma mentre andavan fuori gridò il prete:
"Ma dove andate, stolte che voi siete!
Restate qui, che ognuno ascolti e sieda,
io mi rivolgo a chi l'ha preso in chiesa!"

Ubbidienti in quello stesso istante
le monache si alzaron tutte quante
e con il volto invaso dal rossore
lasciarono la casa del Signore.

"Per tutti i Santi - gridò il prete -
sorelle rientrate e state quiete.
Convien finire, fratelli peccatori,
l'equivoco e la serie degli errori:
esca solo chi è così villano da stare in chiesa con l'uccello in mano!"

Ben celata in un angolo appartato
Una ragazza col suo fidanzato,
in una cappelletta laterale,
ci mancò poco si sentisse male
e con il volto di un pallore smorto
disse:"Che ti dicevo? Se n'è accorto!"

QUESTA E' POESIA VERA!!!!!

Anonimo ha detto...

LASCIATEMI DIRE CHE...... IL MOMENTO E' KATARTICO!!
Rob

Anonimo ha detto...

Vedo che il mio imput ha scatenato la vostra vena poetica..bravi!!Avete anche indovinato l'autore Francesco De Gregori, "Informazioni si Vincent". La canzone mi è saltata alla memoria questa mattina mentre stavo andando ad Ascoli circondata da un alone di vacua tristezza e mi ha colpito la fierezza del sole splendente e dei monti leggermente sbavati dalle nuvole in un assolato mattino di inizio autunno che invita a spicciole riflessioni sulla vita. Concordo con te Andrea..De Gregori è una spanna sopra gli altri!!
Per il cafone anonimo (tanto so chi sei, sci na carta fatta pure tu) ci vai da solo o ti ci devo mandare io?

Anonimo ha detto...

...dimenticavo: per Giangi "..e due zingari stavano appoggiati alla notte forse mano nella mano e si tenevano negli occhi, aspettavano il sole del giorno dopo senza guardare niente..."

Paolo ha detto...

Romì, pure il titolo fa acqua da tutte le parti: "Informazioni si Vincent"... COSA MINGHIA VUOL DIRE???
La mattina in auto ascoltati Linus e Nicola savino su Radio Deejay!

Anonimo ha detto...

Paolo, in realtà mi sembra di ricordare "informazioni di Vincent"ma che ci vuoi fare, le femmine...
Andrea

Anonimo ha detto...

desisto...
An

Anonimo ha detto...

io odio paolo.
cry