martedì, agosto 16, 2005

OVAZIONE....

Signori è ovazione.
Anche i miei colleghi di lavoro si sono complimentati
per la riuscita simpatica di quella che era una commedia
per "lobotomizzati" invece, GRAZIE A ME sottolineato,
resa brillante simpatica e a tratti entusiasmante.
E come suggeritomi da parte di una persona dolce e soave :
"l'improvvisazione è nel DNA dei commedianti dell'arte",
quindi ho capito che non rubero piu' la scena a tutti quelli
che si sono sentiti screditati di un piccolo applauso
non ricevuto.
ADDIO
Isidoro.

10 commenti:

Anonimo ha detto...

Persone subdole che ti hanno usato solo per i loro porci comodi...vai isidoro..NO AL TEATRO MODERNO..ah ah ah ah

Anonimo ha detto...

HA HA HA HA HA HA........
ahhh ahhh ahhh

Anonimo ha detto...

ISIDORO FOR PRESIDENT!!!!
COMITATO BORIS VATTENE

Anonimo ha detto...

Ben fatto Roby!!
ABBASSO I BENPENSANTI!!!!
ABBASSO LA FITA!!!
VIVA L'IMPROVVISAZIONE!!!
Mezzudente

borgio ha detto...

Il successo e la popolarità sono elementi che presi senza la giusta dose di umiltà possono essere molto pericolosi...

boris giorgetti

Anonimo ha detto...

BEN FATTO PRESIDENTE!!!!
W L FITA!!
W IL RISPETTO DEL COPIONE!!!
ABBASSO LA COOP !!!
Mezzudente

Anonimo ha detto...

Presidè,
a te lu teatro ta date su 'ncoccia.
roberto fedeli

...e pure l'asculè

Noi tutti ha detto...

Spero che tutto questo battibeccare sia solo uno scherzo o un modo di divertirsi, in caso contrario vorrei ricordare alucne cose. una rappresentazione non dipende mai da una sola persona, in tal caso si chiamerebbe monologo e non mi pare il nostro caso, quanto più il frutto della collaborazione corale non solo di quanti coraggiosamente e con umiltà salgono sul palco ma di tutti, tecni truccatori e pubblico compresi. inoltre il teatro non è solo una barzelletta rappresentata in piazza ma un fenomeno sociale catartico-educativo, cioè serve per esorcizzare le nostre paure, denunciare disagi della società ed educarci. nell'antica grecia andare a teatro era un dovere morale dei cittadini che in questo modo venivano educati alla vita ed imparavano le dinamiche politico-sociali. "il contratto" come tutte le commedie di de filippo, è un'opera di forte denuncia di sopruso sociale. infatti edoardo mette sulla scena lo sfuttamento psicologico-morale ed anche economico dei ricchi proprietari terrieri ai danni della povera gente, nel secondo dopoguerra di un'italia povera ed ignorante, denunciando con il suo fare spiritoso e faceto un grave disagio sociale, nascondendo come sempre dietro i sorrisi una lacrima...dietro la comicità popolana l'insegnamento ad usare l'intelligenza, unica grande arma dell'uomo....non mi sembra davvero una commedia per lobotomizzati!!!! un'ultima cosa, anche se sono stata già prolissa..voglio ringraziare Il Torrione perchè l'unica grande esperienza che merita la pena di essere fatta è passare del tempo con gli amici.
Romina

Anonimo ha detto...

ok Romina mi hai convinto e tolto ogni dubbio.
ABBANDONO.
Rob

borgio ha detto...

Grazie a te Romina, per le belle parole che mi sento di sottoscrivere in pieno e per la disponibilità e serietà dimostrata in questi mesi. Speriamo che questo periodo trascorso insieme sia solo l'inizio di un cammino ben più lungo e pieno (mi auguro) di soddisfazioni per tutti noi..."Ecco, si è formata la catena d'amore!".